Reggio Calabria è una terra mitologica, circondata da un paesaggio unico. Mitico è anche lo strano fenomeno della Fata Morgana: in certi giorni la costa sicula appare a pochi metri dal mare e sospesa nell’aria. Del tutto reali, invece, sono i preziosi monumenti e le chiese del centro storico. E i tratti di spiaggia colmi di bagnanti nella stagione estiva.
Reggio Calabria vanta una storia millenaria. Fondata dai coloni greci nell’IIX secolo avanti Cristo, divenne poi un pilastro della civiltà romana. I secoli medievali diedero alla città un grande valore strategico nei traffici marittimi. Il centro storico si arricchì di monumenti e chiese, purtroppo distrutti dai ricorrenti terremoti.
La ricostruzione avvenuta nei primi anni del Novecento ha ridonato a Reggio Calabria il suo fascino originario. Il Duomo sorge sui resti delle preesistenti chiese, abbattute dal terremoto del 1908. Lo stile eclettico-liberty della facciata è lo stesso riproposto nelle altre architetture sacre, come la Chiesa degli Ottimati e la Chiesa di San Giorgio al Corso. Tra le costruzioni civili risaltano il Teatro Francesco Cilea e il Palazzo Barbera.
Reggio Calabria affonda le sue radici nell’era antica, e alcune testimonianze sono giunte ai giorni nostri. Fanno parte del patrimonio archeologico le mura costruite dai Greci e le terme romane. E come dimenticare i maestosi Bronzi di Riace ritrovati nell’omonimo mare? Il Castello Aragonese, poi, è il simbolo della città e nonostante il nome risale al VI secolo.
Il Lungomare Falcomatà merita un discorso a parte: per quasi due chilometri la passeggiata regala viste uniche sullo Stretto di Messina. Gabrielle D’Annunzio lo definì “Il più bel chilometro d’Italia”. Con un po’ di retorica fascista, forse, ma a testimoniare i bei paesaggi che si possono ammirare.
Il Lungomare è il centro della “movida” reggina e il punto di partenza per raggiungere le spiagge di Reggio Calabria. Oltre ai tratti cittadini, a pochi chilometri si estende la Riviera dei Gelsomini bagnata dal Mar Ionio.