La Festa di Sant’Antonio Abate di Laconi celebra il protettore degli animali unendo il culto religioso con le tradizioni locali. In questo paesino in provincia di Oristano il 17 gennaio è un giorno speciale, scaldato dal fuoco e dal folklore della Sardegna!
Protagonista assoluto è il Su Fogòne. Attorno a questo grande falò per due giorni si svolgono le celebrazioni in onore di Sant’Antonio. Le origini non sono chiare: la tradizione vuole che il Santo sia sceso all’Inferno per rubare le fiamme al diavolo e “nasconderle” dentro un bastone vuoto. Più realistica invece è l’ipotesi secondo cui il rito discenda dagli antichi falò pagani.
La raccolta dei tronchi è un momento fondamentale per Laconi. Alcuni gruppi di persone entrano nei boschi alla ricerca della legna in un’atmosfera di assoluta festa. I tronchi, poi, vengono ammassati vicino alla Chiesa di Sant’Antonio Abate in attesa di essere bruciati.
Il programma della Festa di Sant’Antonio Abate di Laconi è scandito da precise ritualità. Giovedì 16 gennaio alle 16:30 ci sarà l’accensione del Su Fogòne, seguita alle 17:00 dalla processione e alle 18:15 dalla benedizione del falò. Venerdì 17 gennaio Laconi vivrà un’altra giornata di festa caratterizzata da riti religiosi e popolari.
Già, perché una delle caratteristiche della Festa di Sant’Antoni ‘e su fogu è la giocosità. Sarà del tutto normale sentire urlare “Sant’Antò!” e “Toidò!”: motti locali dall’incerto significato ma dalla forte suggestione. Altro rito è quello di tingersi la faccia di nero usando il carbone mentre per le vie del paese si aggira il Su Corongiaiu, una maschera protagonista del Carnevale.
Laconi accoglie così il 17 gennaio: data importante, che scandisce i lavori nelle campagne e il trascorrere dell’inverno. Il piccolo paesino nel cuore del Sarcidano è legato a doppio filo alla cultura sarda e alle tradizioni contadine. E non è l’unico, nella nostra meravigliosa Italia!