Se siete in Sicilia, precisamente a nordest e nei pressi della bellissima Catania, e se il periodo di soggiorno coincide con i mesi più miti dell’anno, vale la pena fare un’escursione nel Parco dell’Etna. Quest’area della Sicilia è dominata dall’imponenza dell’Etna, vulcano che non ha mai smesso di borbottare e che raccoglie attorno a sé un’incantevole patrimonio paesaggistico da scoprire.
La particolarità del Parco dell’Etna, che lo differenzia dalle altre aree verdi della Sicilia, è il forte dislivello tra le zone marittime e i circa 3300 metri della sommità. Man mano che si sale, difatti, la vegetazione lascia spazio alle radure e poi alle terre laviche in cui non attecchisce nessuna pianta.
Non altrettanto si può dire del patrimonio faunistico, un tempo caratterizzato da molte specie ma che ora stenta a sopravvivere a causa dei disboscamenti e degli incendi estivi. Un vero peccato, questo, considerando il potenziale turistico di una zona “atipica” nel cuore del Mar Mediterraneo.
Il trekking è l’attività che consigliamo, su sentieri tracciati ad hoc per rendere la scalata alle quote più alte avvincente ma allo stesso tempo non impossibile. La salita verso il Parco dell’Etna può iniziare dai vari paesini che sorgono ai piedi del vulcano, e che contribuiscono a rendere tutto così incantevole!
Ricordiamo Nicolosi, che vanta perfino una stazione sciistica, attiva per buona parte dell’inverno e dalla quale parte una funivia. Oppure Zafferana Etnea, contraddistinta dal bellissimo centro storico e dai monumenti, che in qualche modo rimandano allo spettro delle eruzioni vulcaniche.
Al pari della ferrovia Circumvesuviana di Napoli, anche qui esiste una rete ferroviaria che circonda le pendici del vulcano siciliano. La Circumetnea collega Catania con la località marittima di Riposto: oltre a regalare delle viste mozzafiato, è un utile mezzo di trasporto per raggiungere il Parco dell’Etna.