La Reggia di Caserta è uno di quei monumenti che ci inorgogliscono e allo stesso tempo testimoniano la gloriosa storia del nostro paese. L’architettura fa parte del patrimonio artistico lasciato in eredità dai Borbone. Oggi parliamo dell’architettura vera e propria, mentre in un altro post ci occuperemo degli immensi Giardini reali.
La storia ci racconta dei Borbone desiderosi di ribadire la loro grandeur, ispirando la Reggia casertana a quella meravigliosa di Versailles. I risultati sono stati più che sorprendenti, poiché abbiamo tutto per noi un Patrimonio dell’Umanità, come l’ha giustamente dichiarata l’Unesco nel 1997.
Dal momento in cui si avviarono i lavori, nel 1752, al completamento definitivo dell’opera, un secolo più tardi, la Reggia di Caserta è divenuto un mirabile esempio di barocco italiano. Le stanze, circa 1200, coprono quasi cinque ettari di superficie, con una lunghezza massima dell’architettura di 249 metri.
Il visitatore rimane immediatamente stupefatto dalla vista della facciata principale realizzata dal Vanvitelli, sulla quale si può notare un avancorpo con un frontone superiore. Internamente si sviluppano quattro cortili a forma di croce. La prima perla architettonica della Reggia di Caserta è lo Scalone Reale realizzato seguendo dei canoni tardo-barocchi, a dimostrare fin nell’ingresso la grandiosità dello stemma Borbone.
La Cappella Palatina è l’ennesimo accostamento voluto dai regnanti con la sede regale di Versailles: un bellissimo capolavoro cui si affianca il Teatro di Corte con la tipica forma a ferro di cavallo.
Tra le centinaia di stanze che costituiscono la Reggia di Caserta, e che per gran parte possono essere visitate, rimangono nella mente la grande Sala del Trono, la Sala della Pinacoteca o la Sala delle Allegorie. Ma è il veloce susseguirsi di spazi, durante la visita, ad alienare il visitatore dalla realtà per entrare in una dimensione fiabesca, anzi regale!
Nel prossimo post continueremo il viaggio alla scoperta della Reggia di Caserta, esaminando più da vicino i Giardini Reali.