Della località molisana di Oratino si ignora l’origine del nome, ma non la sua lunga e intensa storia. Testimoni delle travagliate vicissitudini nei secoli sono i monumenti e le chiese del centro. Così belli che la località è stata inserita tra i Borghi più Belli d’Italia. In tutto l’arco dell’anno si svolgono interessanti eventi folkloristici.
Oratino sfoggia tutta la sua bellezza nella parte meridionale del Molise, in provincia di Campobasso. Terra caratterizzata da molti cambi di potere nei secoli medievali. Il primo documento che attesta la presenza del borgo risale alla metà del Duecento. Nei secoli seguenti partecipò al travaglio politico del comprensorio, conclusosi con l’Unità d’Italia.
L’essenza di Oratino e il forte senso di appartenenza al passato si colgono girando per le vie del centro storico. Ogni scorcio o piazza riassume egregiamente il trascorso della località, ma alcuni monumenti sono di rara bellezza. Come il Palazzo Ducale, o Palazzo Giordano dal nome del notabile che lo restaurò nel Settecento, di cui si apprezzano il portale e il soffitto in legno.
I luoghi di culto di Oratino sono la cartina di tornasole dell’arte molisana. La Chiesa di Santa Maria Assunta vanta un affresco di Ciriaco Brunetti, mentre la Chiesa di Santa Maria di Loreto cela un’antica costruzione medievale.
L’attività turistica di Oratino si basa anche su alcune manifestazioni che ogni anno si tengono. Ogni 17 gennaio Le Lessate è un grande fuoco appiccato che accompagna la distribuzione dell’omonima pietanza a base di legumi e cereali. Legata alla tradizione contadina è Z’ seca la Vecchia, racconto di filastrocche simpatiche che avviene a metà Quaresima. Da pochi giorni, infine, si è consumato il rito de La Faglia: alla vigilia del Natale si allestisce un enorme fascio di canne, poi dato alle fiamme.
Ogni borgo ha un suo prodotto tipico della terra: Oratino vanta la produzione di legumi e ceci, ottima base per dei piatti semplici ma gustosi!