Quando un episodio storico del Medioevo segna le sorti di una città, il ricordo si tramanda per generazioni tra i suoi abitanti. È quello che succede con lo Storico Carnevale di Ivrea, celebrato ogni anno nella località piemontese. Alle tipiche sfilate allegoriche si uniscono riti che rievocano vicende realmente avvenute.
Lo Storico Carnevale di Ivrea prende spunto da un episodio accaduto nel Medioevo. Ivrea, allora dominata da un barone dai metodi tirannici, trovò la forza di ribellarsi grazie alle gesta eroiche di una mugnaia. La donna, indignata dal dover sottostare allo jus primae noctis, si rifiutò di concedersi al nobile e accese il malcontento popolare che sfociò nella cacciata del tiranno.
Episodi come questi sono capaci di cambiare il destino di una città nei secoli, e Ivrea non dimentica i suoi passaggi storici. I riti carnevaleschi quest’anno inizieranno sabato 26 gennaio per proseguire fino a martedì grasso. Nel mezzo, una serie di eventi coreografati da simboli con un preciso significato.
A partire dai figuranti che sfilano per le vie e le piazze di Ivrea. Il Generale è una figura eletta ogni 6 gennaio. Con tanto di uniforme napoleonica, presiede il corretto svolgimento del Carnevale. La Mugnaia, invece, è ancor oggi l’eroina: discendente dell’originaria Violetta che rifiutò le attenzioni del tiranno e diede vita alla rivolta, a ogni edizione è interpretata da una donna diversa.
Tutti, però, attendono con ansia la Battaglia delle Arance. Le strade di Ivrea si ricoprono di questi agrumi, trasformati per l’occasione in potenti armi. La lotta avviene tra i lanciatori a terra, privi di protezioni a simboleggiare il popolo in rivolta; e quelli a bordo di carri, rappresentanti del potere e protetti da armature.
Quest’anno la “feroce” battaglia si consumerà nei giorni del 10, 11 e 12 febbraio a partire dal primo pomeriggio. Tutti possono assistere agli scontri, ma con un’avvertenza: se non volete diventare anche voi dei bersagli indossate il Berretto Frigio, simbolo assoluto di libertà!