A un’ora di auto dalla caotica Roma sorge Cerveteri, città che custodisce siti archeologici e architetture di grande valore. La località laziale si affaccia sulla costa tirrenica e invita a scoprire le antiche testimonianze della vita etrusca.
Cerveteri è una tappa obbligata per chi soggiorna nella Città Eterna e vuole conoscere la vita locale prima dei Romani. Già, perché nel territorio comunale si estendono migliaia di tombe etrusche, alcune divenute nel 2004 Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Le origini di Cerveteri si perdono nella notte dei tempi, fino a confondersi con la mitologia: si narra che Enea ricevette proprio qui le armi sacre da Venere. È invece ben documentata la presenza dell’uomo fin dal primo millennio avanti Cristo, con l’originario centro urbano che sorgeva vicino alle necropoli. Roma la sottomise con facilità e ne ereditò il patrimonio culturale.
Prima di visitare le necropoli di Cerveteri, merita un itinerario a parte il centro storico ricco di chiese. Di grande interesse è anche il Castello Ruspoli che ospita il Museo Nazionale Cerite.
La Necropoli della Banditaccia si estende su un pianoro tufaceo a poca distanza da Cerveteri. Conserva migliaia di tombe etrusche, comprese tra il periodo villanoviano e il terzo secolo avanti Cristo. La zona attrezzata per le visite turistiche occupa circa dieci ettari. Tra i monumenti funerari più celebri spiccano la Tomba dei Capitelli, della Capanna e dei Vasi Greci.
Nel territorio di Cerveteri sorgono centinaia di altre tombe funerarie. La Via degli Inferi invece è la strada su tufo che collegava l’antica Caere con la necropoli: un modo per simboleggiare il connubio tra i vivi e le persone scomparse.
La Cerveteri del terzo millennio è legata alla sua storia millenaria e alle tradizioni enogastronomiche. Il terreno vulcanico e il clima mitigato dal mare favoriscono la produzione del vino Cerveteri DOC. La Strada del Vino e dei Prodotti Tipici delle Terre Etrusco Romane conduce ai vigneti e coinvolge le aziende locali nella promozione turistica della zona.