Ariccia sorge a pochi chilometri da Roma e fa parte dei Castelli Romani. Meta dei romani in fuga dal caos della capitale, è ricca di bei monumenti e scorci naturali. La strada che conduce a Rocca dei Papi, poi, è avvolta da uno strano mistero!
Le origini di Ariccia sono precedenti al periodo romano: fece parte della Lega Latina prima di essere conquistata da Roma. Nel periodo basso-medievale fu contesa dai signori locali, e poi entrò a far parte del dominio papale. Oggi la città, insieme ai Colli Albani, brilla di luce propria e attrae turisti in ogni periodo dell’anno.
Ad affascinare i visitatori è il centro storico, dove il maestro Bernini ha lasciato alcune perle architettoniche. La Collegiata di Santa Maria Assunta vanta un’ampia cupola ispirata al Pantheon. Anche il Santuario di Santa Maria di Galloro fu realizzato secondo i progetti del Bernini. Infine, tra i lasciti del maestro ad Ariccia spicca Palazzo Chigi, appartenuto all’omonima famiglia. Alcune di queste costruzioni s’affacciano sulla celebre Piazza di Corte, punto di partenza per ogni itinerario turistico in città.
Il verde, dopo l’arte, è l’altro elemento che caratterizza Ariccia. da una passeggiata nel Parco Chigi si può passare al Parco Regionale dei Castelli Romani. Il grande polmone verde richiama migliaia di romani, stremati dal traffico cittadino e alla ricerca di aria pura.
Ariccia è protagonista di uno “strano mistero”, una strada allo stesso tempo in salita e in discesa! Nulla di oscuro in realtà: la statale che collega Ariccia a Rocca di Papa dà l’illusione ottica di essere una discesa, ma in realtà è una leggerissima ascesa.
Assolutamente autentica, invece, è la squisitezza della cucina tipica di Ariccia. Chi viene in città non può fare a meno di assaggiare la celebre porchetta, magari accompagnata da un buon rosso dei Castelli Romani.
A proposito di vini, domenica 26 maggio anche in queste zone si svolgerà Cantine Aperte, la kermesse enogastronomica in cui i produttori vinicoli sveleranno al pubblico i “luoghi sacri” del vino!