Borghetto sul Mincio brilla di luce propria per essere uno dei Borghi più Belli d’Italia. Ma la piccola frazione di Valeggio sul Mincio è celebre anche per un prodotto gastronomico d’eccellenza: il Nodo d’Amore. Tra pochi giorni si celebrerà una festa dedicata a questo piatto, con un’immensa tavolata sopra l’antico ponte dei Visconti.
Il Nodo d’Amore esalta sublimemente la tradizione gastronomica veneta e la leggenda di questi luoghi. Il tortellino si presenta con una sfoglia sottile di pasta, ripiena di un delicato impasto di carne e “annodata”. La forma non è casuale, ma rievoca un racconto medievale che ha dato origine a questo piatto.
Si narra, infatti, che alla fine del Trecento sulle rive del Mincio fosse accampato l’esercito milanese con a capo Giangaleazzo Visconti. E che dalle tenebre uscissero delle incantevoli ninfe, destinate poi a trasformarsi in streghe. Di una di queste, Silvia, il soldato Malco se ne innamorò perdutamente. Per sfuggire alle invidie della nobile Isabella, a sua volta invaghita del combattente, i due si inabissarono nel Mincio. Di loro non si seppe più nulla. Lasciarono soltanto, come simbolo del loro amore contrastato, un fazzoletto di seta annodato.
Da allora, il mito del Nodo d’Amore ricorre nei racconti locali e trionfa nelle tavole di Borghetto sul Mincio. Martedì 18 giugno, al calar del sole, il lungo Ponte visconteo sulle acque del Mincio sarà occupato da circa 3500 commensali: una tavolata da guinness dei primati. Accompagnerà i tortellini Nodo d’Amore il Custoda, vino bianco DOC prodotto in Provincia di Verona. I numeri della Festa del Nodo d’Amore sono eloquenti: per preparare 600 mila tortellini occorreranno 10 mila uova, cinque quintali di Grana Padano e ben otto di farina!
Borghetto sul Mincio si adagia sulle rive dell’omonimo fiume e ai piedi del Ponte visconteo. Nei pressi del fiume si notano ancora i vecchi mulini ad acqua e le costruzioni che testimoniano l’antica origine del borgo.