C’è una piccola località nella Calabria cosentina, celata dai monti del Pollino ma ricca di storia e arte. Si chiama Altomonte, e per la perfetta conservazione del centro storico è stata inserita tra i Borghi più Belli d’Italia. Sulle tavole locali spiccano i piatti caratteristici, mentre tra le strette viuzze si coglie la tipica atmosfera medievale.
Altomonte dall’alto dei suoi 455 metri domina tre corsi d’acqua: il Fiumicello, il Grondi e l’Esaro. E regala viste mozzafiato sul Pollino e sulla fertile pianura circostante, inverdita dalle distese di ulivi.
Ma è il centro storico la vera perla turistica e il motivo per cui arrivano migliaia di visitatori ogni anno. La lunga storia di Altomonte ha forgiato il nucleo più antico. Ne parlò già Plinio il Vecchio, esaltando anche l’ottimo vino che si produceva. Per difendersi dalle incursioni saracene nell’Alto Medioevo, gli altomontesi si spostarono sull’attuale arroccamento. È al termine del periodo medievale che Altomonte conobbe il massimo splendore.
I monumenti di Altomonte da visitare comprendono palazzi nobiliari e chiese. Tra i luoghi di culto spicca la Chiesa di Santa Maria della Consolazione, realizzata nel Trecento con uno stile angioino. Più antica è la Chiesa di San Giacomo Apostolo del dodicesimo secolo, mentre da non perdere è il Convento dei Domenicani del Quattrocento. Il Castello Feudale simboleggia l’anima medievale di Altomonte e mostra un’architettura del dodicesimo secolo.
Altomonte accompagna il soggiorno turistico con le delizie della gastronomia locale. Piatti poveri, di origine contadina, ma con sapori e odori autentici. Da provare i maccarruni, pasta preparata a mano e arrotolata con un ferretto. Formaggi, salumi e verdure ben si abbinano con le pitte, focacce preparate con ciccioli di maiale.
Ad Altomonte si tiene tutti gli anni la Gran Festa del Pane. Il culto di questo alimento viene celebrato con vari stand nel borgo. L’appuntamento di quest’anno si terrà dal 31 maggio al 2 giugno. La località calabrese è stata anche dichiarata Città Slow, a testimonianza dell’amore verso il buon cibo e le tradizioni locali.