Castelsardo occupa una posizione privilegiata, invidiata dai bagnanti di tutto il mondo. Il centro storico della località sarda domina il Golfo dell’Asinara e lo sguardo s’inoltra fin verso le coste della Corsica. Per la preziosità dei monumenti il paese è entrato a far parte dei Borghi più Belli d’Italia.
Bellezza è spesso sinonimo di storia, e Castelsardo ha un lungo trascorso da raccontare. La fondazione del borgo avvenne agli inizi del XII secolo con la costruzione di un castello da parte dei Doria, mentre l’attuale nome gli fu attribuito sotto il dominio dei Savoia. Oggi il borgo è una tappa d’obbligo negli itinerari turistici della Sardegna settentrionale.
Per raggiungere il centro di Castelsardo bisogna salire una serie di irti scalini che colmano i dislivelli e consentono di raggiungere i principali monumenti. La fatica, però, è ripagata dalla vista delle architetture più antiche: la Cattedrale di San Antonio Abate è a picco sul mare e sfoggia uno stile gotico catalano. Da lontano si scorge per primo il campanile con cupolino in maiolica, mentre nell’unica navata sono conservati preziosi dipinti. Altro luogo sacro da visitare è la Chiesa di Santa Maria, al cui interno si trova la statua lignea del Cristo Nero.
Castelsardo nasce nel Medioevo, ma le prime tracce di presenza umana risalgono a migliaia di anni fa: ce lo ricordano le testimonianze archeologiche nel territorio circostante. La Roccia dell’Elefante è un grande masso che assume le forme di un pachiderma, e al suo interno conserva due domus de janas di origine preistorica.
Il territorio di Castelsardo mostra gli incantevoli scenari di questo scorcio sardo. Ancora una volta è stata la storia a forgiare il territorio e a renderlo più bello: furono i Romani a scavare la roccia sul mare e a creare un approdo per le barche. Oggi si chiama Cala Austina, ed è tra le baie più del mondo!