San Leo è uno “scrigno di storia” arroccato su un’altura della Valmarecchia, nell’entroterra riminese. Fa parte dei Borghi più Belli d’Italia e conserva una costruzione rinascimentale dal fascino unico: la Rocca di San Leo. Gli altri monumenti del centro storico conquistano i turisti di mezzo mondo e ricordano il passato turbolento dei Montefeltro.
La storia di San Leo coincide in parte con quella della nostra Italia. Fin dall’Alto Medioevo ha ospitato illustri nomi: San Francesco nel 1213 e Dante Alighieri durante il suo periodo di esilio. La località è legata anche al Conte di Cagliostro, personaggio controverso che fu recluso e poi sepolto vivo nella Rocca. Il borgo fu il principale centro del Montefeltro, e già prima Berengario II ne fece la capitale del Regno Italico. Da pochi anni un referendum locale ha sancito il passaggio dalle Marche all’Emilia Romagna.
La Rocca di San Leo sorge al culmine dello sperone roccioso: i secoli non hanno intaccato la stabilità e l’imponenza delle mura esterne. Capolavoro architettonico del Rinascimento, Federico da Montefeltro ne volle la riedificazione sui resti della rocca medievale. Il mastio è la parte più antica insieme alle quattro torri quadrate. Più recenti invece sono i torrioni circolari uniti dalle mura difensive.
Il centro storico di San Leo riserva altre architetture da scoprire. Il Duomo sfoggia una struttura romanica del XII secolo: le tre navate interne custodiscono dei preziosi bassorilievi e la cripta di San Leo. Più antica è la Pieve di Santa Maria Assunta risalente al IX secolo. Il Palazzo Mediceo e il Palazzo Della Rovere appartengono a un altro periodo storico, quando i Montefeltro persero il controllo della località.
Il territorio di San Leo è tutto da scoprire e riserva viste mozzafiato in ogni stagione dell’anno. Il borgo domina la Valle del Montefeltro e dalla Rocca si scorge distintamente San Marino. Le piccole frazioni conservano ancora le testimonianze del passato e i tratti identitari della Romagna.