Il Natale è alle porte e, come ogni anno, nelle varie regioni italiane fervono i preparativi per i dolci tradizionali. La Puglia non è seconda a nessuno: pur nella diversità delle zone, i dolci di questo periodo raccontano un passato ancora presente nella tradizione culinaria. Tra eccellenze conosciute nel mondo e delizie locali, i dolci natalizi della Puglia non deludono mai le aspettative dei turisti. Vediamo i principali!
Un dolce “cult”, del resto diffuso anche in altre regioni meridionali, sono le cartellate o carteddate. Preparate rigorosamente a Natale, si ottengono con una fine sfoglia di pasta, cui vengono date delle forme simili a una rosa. Prima della frittura, vengono immerse nel mosto. La loro origine risale addirittura all’epoca rupestre, nel sesto secolo avanti Cristo.
L’antica regione del Salento vanta una tradizione dolciaria ricca, che si esprime anche per le festività natalizie. I purceddhruzzi sono la versione salentina degli struffoli napoletani, e il termine dialettale sta a indicare la forma simile a dei minuscoli porcellini. Si ottengono con un impasto a base di farina, olio, e vino bianco, per poi essere modellati e fritti in olio d’oliva.
Sempre made in Salento sono altri due dolci natalizi. I mustazzoli, diffusi anche in Sicilia, sono realizzati con mosto d’uva cotto, mandorle, cioccolata e altri prodotti di origine araba. Dopo la cottura in forno, assumono la tipica colorazione marrone. Infine, nel comprensorio salentino troviamo anche le chinuliddhre, pasta frolla poi fritta, con all’interno diverse marmellate. È un’abitudine consolidata la loro preparazione in ogni casa del Salento, in prossimità del Natale.
Il comprensorio barese non è da meno, vantando una solida tradizione dolciaria tramandata nelle famiglie. Tra tutti i dolci natalizi della Puglia barese ricordiamo le castagnelle, biscotti a base di mandorle e dalle mille varianti locali. Dal nome decisamente evocativo sono gli occhi di Santa Lucia, piccoli taralli preparati con maestria e decorati esternamente con lo zucchero. Il mandorlaccio, infine, attinge direttamente dalla tradizione contadina e da quel grande serbatoio di storia di cui la Puglia è tesoriera: alla base di questo ennesimo e gustoso dolce troviamo le mandorle tritate, le uova e il miele.
Nel tarantino si ricordano invece i Sannacchiudere, il cui curioso nome viene tradizionalmente associato alla necessità di tenerli sotto chiave per non farli mangiare anzitempo ai bambini!
Non resta, quindi, che andare in Puglia, per verificare di persona i prelibati dolci natalizi!