Il Gran Sasso d’Italia non è soltanto una catena montuosa, ma molto più: un modo di vivere e una differente maniera di trascorrere le vacanze invernali, abbinando il divertimento sulla neve con l’arte. La montagna più alta degli Appennini è totalmente inclusa nel territorio abruzzese, così come l’omonimo parco nazionale. Vediamo in quali modi si può “affrontare” il Gran Sasso nei mesi più freddi.
In inverno si associano le alte vette appenniniche con gli impianti sciistici. Il più importante è il comprensorio di Campo Imperatore, con circa 15 chilometri di piste per tutte le specialità. Seguono le piste di Prati di Tivo e Prato Selva. Tutte località che in estate svelano la loro seconda veste di territori per il trekking. I più temerari potranno avventurarsi nei fuoripista, totalmente sicuri, tra cui quelli verso Monte Aquila o il Passo della Portella.
All’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga troviamo piccoli borghi e paesini, che con la loro semplicità raccontano il passato neanche tanto lontano della vita montana.
La Strada Maestra del Parco è la vecchia via di comunicazione che attraversa la catena montuosa, all’interno della Valle del Vomano. Oggi il traffico automobilistico si sviluppa nel traforo del Gran Sasso, lasciando questa strada al solo piacere turistico. Tra i paesini lambiti ricordiamo Montorio al Vomano, la suggestiva Pietracamela inserita tra i Borghi più Belli d’Italia e la piccola frazione di Seranica, che poggia interamente su un vertiginoso sperone di roccia. C’è spazio anche per l’archeologia, con l’antico insediamento sabino di Amiternum, poi conquistato dai Romani e famoso per aver dato il natale allo storico Sallustio.
Il massiccio del Gran Sasso è lo sfondo naturale di alcune famose città d’arte, come la martoriata L’Aquila, distrutta dal terremoto del 2009. Ma non è l’unica realtà montana presente in Abruzzo: regione a metà strada tra le realtà d’alta quota e le splendide località balneari.