La primavera risveglia la voglia di fare trekking e scoprire nuovi scorci del Belpaese. Il tratturo Pescasseroli-Candela è tra i più lunghi dell’Italia meridionale e nel tratto molisano tocca interessanti località turistiche. Ripercorrere i luoghi della transumanza significa calcare le stesse strade sterrate dei pastori di un tempo. E scoprire i luoghi più suggestivi del Molise.
Il tratturo Pescasseroli-Candela è lungo circa 200 chilometri e nel tratto iniziale solca il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Isernia è la prima città lambita dal largo sentiero. Il capoluogo di provincia fu anticamente un centro sannita e nel cuore storico sorgono monumenti di grande pregio: dalla Cattedrale trecentesca alla Fontana Fraterna, simbolo della città.
Si sale di quota arrivando a Castelpetroso, altra tappa intermedia del tratturo. A dare il benvenuto nel borgo molisano c’è lo splendido Santuario della Madonna Addolorata, con le guglie ottocentesche e il ricordo delle apparizioni mariane. Custode di antiche tradizioni, la località è celebre anche per le produzioni artigianali in vimini e legno.
Proseguendo lungo il tratturo Pescasseroli-Candela si arriva a Cantalupo nel Sannio, immerso nelle montagne dell’Appennino sannita. Anche qui il rispetto delle antiche usanze sfocia nelle produzioni tipiche e in alcune ricorrenze religiose.
Il tratturo riserva altre località uniche e con tratti affascinanti. Bojano domina la vallata circostante, e protegge nel territorio ricco di acque il castagno più antico del nostro paese. Alcune rievocazioni si perdono nella notte dei tempi: il Ver Sacrum è una festa in costume che accoglie la primavera e richiama gli antichi riti sannitici.
Il tratturo Pescasseroli-Candela conduce verso altre località del Molise: Guardiaregia e Sepino. La prima ospita dal 1997 un’oasi del WWF ricca di sorgenti e con molte specie animali. Sepino invece fa parte dei Borghi più Belli d’Italia in virtù dei monumenti del centro e degli scavi archeologici romani.
La magia del tratturo prosegue nel territorio campano fino a giungere nella località pugliese di Candela.